Quali sono le situazioni in cui è il caso di preparare una fideiussione per un concorso o un’operazione a premi?
Ecco gli step per una corretta preparazione.
Perché viene richiesta una fideiussione per un concorso o un’operazione a premi?
A seguito del lancio di un concorso o di un’operazione a premi, diventa essenziale garantire la consegna delle vincite promesse. La logica di funzionamento delle manifestazioni a premi, infatti, verte proprio attorno alla promessa al pubblico. Compito dell’azienda promotrice è quello di mantenere quanto promesso. Al fine di salvaguardare gli interessi di coloro che hanno partecipato ad un concorso a premi o ad un’operazione a premi, il Ministero dello Sviluppo Economico formula una richiesta alle imprese organizzatrici, circa l’attivazione di una garanzia a copertura del montepremi in palio.
Alla base di tutto questo, il motivo di fondo va ricercato nell’evenienza in cui l’azienda promotrice del concorso non dovesse rivelarsi in grado di mantenere gli impegni pattuiti e non dovesse consegnare ai vincitori i premi, a causa di un fallito, per inadempienza, compito del Ministero dello Sviluppo Economico sarà, pertanto, quello di occuparsi di incamerare la garanzia prestata, in modo da portare a termine la consegna di quanto stabilito in fase iniziale.
Tempistiche della fideiussione per operazioni o concorsi a premi: quando attivarla e per quanto tempo
Qualsiasi impresa promotrice di un contest è tenuta a contattare il proprio istituto bancario e/o la sua compagine assicurativa, richiedendo che venga attivata una fideiussione nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico: quest’ultima dovrà risultare valida come minimo sino a un anno dopo la scadenza del concorso a premi.
Il termine in questione è l’ultima data valida per l’assegnazione dei premi, in occasione della quale viene comunicato il verdetto finale o viene effettuata l’identificazione dei vincitori da parte di una giuria o ancora viene messo a punto il verbale di estrazione. Nell’immaginario collettivo si tende a credere erroneamente che il termine della manifestazione a premi possa essere l’ultimo giorno di partecipazione, ma le cose non stanno affatto così.
A quanto deve ammontare l’importo della fideiussione?
Per quanto riguarda la somma economica da garantire, occorre fare una distinzione:
- per le operazioni a premio, è pari al 20% del montepremi che si prevede di erogare
- per i concorsi a premi questa non potrà essere mai in alcun modo inferiore all’importo totale dei premi messi in palio, al netto dell’IVA, ma solo uguale o maggiore.
A fronte di attivazione della garanzia in raffronto alla somma inferiore al montepremi, sarà necessario procedere alla formulazione immediata della richiesta di un’integrazione alla fideiussione e occuparsi che venga emessa prima che la pratica venga depositata. Stime iniziali scorrette o errori in fase di conteggio rappresentano gli scenari maggiormente ricorrenti al riguardo.
Tenendo conto della mancata certezza in relazione alla somma da vincolare, si rivela saggia decisione optare per l’attivazione di una garanzia di importo superiore, onde evitare di andare in contro a costi superiori e, inevitabilmente, anche a tempi che tenderebbero poi ad allungarsi.
Bisogna infatti tenere conto che per attivare una fideiussione sia un istituto bancario sia una compagine assicurativa necessitano quanto meno di un lasso di tempo pari a una settimana. Talvolta, anche leggermente di più. Va precisato che il documento di riferimento deve essere completo di autentica notarile e marca da bollo da 16 euro. Qualora fosse necessario attivare un’integrazione, le operazioni finiscono per forza di cose per andare per le lunghe. Possono volerci fino a due settimane.
A seguito dell’attivazione della fideiussione, bisogna procedere alla scansione del documento in tutte le sue parti. La figura del promotore o quella di chi è stato delegato da quest’ultimo ha il compito di firmare il documento in formato digitale e di inviarlo mediante il portale impresa.gov al Ministero dello Sviluppo Economico. Tutto questo insieme al regolamento del concorso a premi.
Alternative alla fideiussione in caso di operazione o concorso a premi
In molteplici occasioni, per numerose aziende lo scoglio da superare è rappresentato proprio dai tempi lunghi per attivare la fideiussione. Ecco spiegato il motivo per cui molte volte, le imprese desistono in riferimento all’attivazione di un contest. E la questione appare ancora più evidente nel caso in cui le date non sono soggette a scadenza oppure quanto le date sono imminenti. Si pensi al lancio di un prodotto nuovo sul mercato oppure ai giorni festivi.
Esistono in questi casi delle alternative che hanno tempistiche meno lunghe? Vediamole insieme.
Deposito in Banca d’Italia
Una valida opzione ruota attorno al deposito in Banca d’Italia: il vantaggio di fondo di questa procedura risiede proprio nelle tempistiche molto più rapide rispetto a una fideiussione.
Se il deposito viene effettuato in contante, il rilascio della ricevuta utile ai fini dell’invio della pratica al Ministero dello Sviluppo Economico, nota appunto come quietanza, avviene immediatamente. A fronte di un bonifico, i tempi si aggirano attorno ai quattro o ai cinque giorni lavorativi.
Questa pratica basata sul deposito in Banca d’Italia si dimostra il non plus ultra in caso di montepremi non troppo alti. L’importo complessivo, infatti, risulterà bloccato fino a quando il concorso a premi non terminerà. Solo una volta che saranno stati raggiunti i termini, il promotore potrà restituire la somma, oramai non più soggetta a vincoli.
Fideiussione cumulativa
Una valida alternativa ha a che fare con la fideiussione cumulativa. A seguito della sua attivazione, si può optare per una procedura con cui viene attivata una garanzia impiegata su tutti i concorsi e le operazioni a premi che una determinata realtà imprenditoriale desideri lanciare nel corso di un periodo.
Quindi, si va ben oltre alla pratica concorsuale individuale. Per definire questo sistema, è bene stimare un budget dedicato alle varie vincite messe in palio e il promotore richiederà una garanzia a copertura della somma in questione. I concorsi a premi attivati dall’impresa verteranno attorno alla stessa fideiussione e, alla loro scadenza, il montepremi rientrerà nella fideiussione in vista di altri contest. Un’eventuale appendice, poi, può sempre estenderne la data per un anno aggiuntivo.
Per concludere, vi sono molteplici strade percorribili: tutte vanno tenute in considerazione e alla fine la scelta deve ricadere sulle effettive esigente dell’azienda deputata alla promozione del concorso a premi.
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